LA NEUROMODULAZIONE DEL NERVO TIBIALE POSTERIORE (SANS)
A cura del dott. Carmelo Geremia (dott.carmelogeremia@libero.it)
I disordini funzionali del pavimento pelvico, colonproctologici o uroginecologici, secondo le linee guida internazionali (CSI) devono necessariamente essere approcciati, in prima istanza, con la Riabilitazione del Pavimento Pelvico mediante le tecniche convenzionali: Biofeedback-terapia (BFB), Chinesiterapia Pelvi-Perineale (CPP) ed Elettrostimolazione Funzionale (ESF). La ESF si effettua con l' utilizzo di sonde anali o vaginali o anche con elettrodi di superficie.
Tra le novità terapeutiche un cenno a parte meritano le stimolazioni miniinvasive, percutanee o transcutanee, come la Neuromodulazione del Nervo Tibiale Posteriore (Stoller Afferent Nerve Stimulation - SANS) e la stimolazione delle branche periferiche del nervo pudendo.
La SANS, tecnica di semplice esecuzione, si effettua applicando due elettrodi sulla pelle delle gambe, al di sopra e al di sotto dei malleoli mediali. E' riservata a pazienti non rispondenti alle terapie convenzionali sia farmacologiche sia riabilitative, affetti per lo più da patologie non neurogene e prima di arrivare alla più invasiva Neuromodulazione delle Radici Sacrali.
La SANS, trova elettiva indicazione nella vescica iperattiva non neurogena (incontinenza urinaria da urgenza), nella ritenzione urinaria non ostruttiva, nel dolore pelvico cronico, dispareunia, cistite interstiziale, disfunzioni neurogene del basso tratto urinario e in ambito colonproctologico nella sindrome da ostruita defecazione ed incontinenza fecale con integrità neuro-anatomica.