Esistono 3 diversi metodi di rilevazione: con elettrodo ad ago concentrico, a singola fibra oppure di superficie.
Nella diagnostica di routine vengono utilizzati gli elettrodi ad ago (più precisi rispetto a quelli di superficie); l’elettromiografia (EMG) a singola fibra è un completamento della precedente indagine. Consiste nella registrazione dell’ attività di una singola fibra.
In una fase successiva, più in profondità, si studia il muscolo puborettale.
Viene così misurata l'attività dei PUM (potenziali di unità motoria), sia a riposo che durante l'attività volontaria e riflessa. Si ottiene così una valutazione qualitativa e quantitativa dell'innervazione delle fibre muscolari, permettendo, inoltre, di evidenziare quadri di denervazione acuta o cronica, totale o parziale e di reinnervazione, nonchè di fornire una valutazione della capacità funzionale dell’ unità motoria.
Durante la contrazione volontaria si osserva un incremento del numero dei PUM, mentre nel ponzamento si registra l'inibizione del tracciato stesso.
Questa è un'indagine facilmente eseguibile con l'elettrodo, definito, del “St. Mark’s Hospital”. Consiste in un elettrodo, piatto, monouso, applicato al dito indice del guanto esploratore.
All'estremità distale vi è la zona stimolante mentre alla base è posta la zona di rilevazione.
Lo stimolo applicato dalla punta dell'elettrodo direttamente sul nervo pudendo, identificato in corrispondenza della spina ischiatica.
La contrazione indotta dallo stimolo viene registrata dalla zona posta alla base del dito: si registra così un'onda sullo schermo e viene calcolato il tempo di latenza dallo stimolo all'inizio della contrazione, che normalmente, in soggetti sani è di circa 2 +/- 0,2 msec.
Questa misurazione viene effettuata nei due quadranti dello sfintere, destro e sinistro.
PNTML evidenzia un tempo di risposta del nervo pudendo ad uno stimolo elettrico e si utilizza, come esame complementare, nei pazienti con incontinenza fecale, dolore pelvico cronico e prolasso rettale.
Trova invece indicazione elettiva nei quadri di incontinenza sfinterica ove sia presente una patologia primitiva o secondaria di origine muscolare o del secondo motoneurone.